Questa fattispecie è consigliata per tempi brevi generalmente di qualche decina di giorni.
Peraltro, tra tutte le possibili casistiche di possesso differito, quest’ultimo è l’unico che non prevede un aggravio di costi.
Infatti, una nota dell’agenzia delle entrate ha chiarito che in questo caso non si tratterebbe della stipulazione di un contratto a parte rispetto alla compravendita ma una semplice disciplina della consegna del bene.
Negli altri due casi, secondo gli intendimenti dell’agenzia delle entrate occorre tassare i relativi atti dispositivi.
Generalmente, per garantire la consegna dell’immobile e la conseguente immissione in possesso, i notai tendono a far lasciare una parte del saldo a deposito cautelativo, che verrà svincolato a favore della parte venditrice al momento della liberazione della casa e dell’effettiva immissione in possesso.
In tal caso viene prevista una penale giornaliera da applicare per ogni giorno di ritardo rispetto alla data prestabilita per la consegna dell’immobile.
Generalmente questa soluzione funziona da deterrente contro potenziali inadempienze.
Per quello che mi riguarda vale sempre la regola “Dare soldi vedere cammello”
Tuttavia, in casi estremi di necessità, mi è capitato di organizzare accordi con possesso differito, ma sempre con la massima trasparenza e con la massima consapevolezza delle parti in causa.