Sono Fabrizio Colarossi, specializzato nella compravendita di immobili residenziali a Roma e in particolare nel quartiere di Colli Aniene
Da quando ho iniziato la mia avventura come Agente Immobiliare nel lontano 1998, ho lavorato instancabilmente per diffondere il concetto di consapevolezza e offrire soluzioni innovative che rendano la compravendita di una casa un’esperienza sicura, serena e gratificante.
Il cuore del mio approccio è il Sistema di Vendita Vincente “Garanzia Valore Casa“.
Non è solo un concetto, ma un impegno tangibile a garantire che ogni proprietà che gestisco sia valorizzata al massimo e venduta al miglior prezzo di mercato, senza mezzi termini.
Credo che ogni casa abbia una storia unica da raccontare e un valore intrinseco che merita di essere riconosciuto e tutelato.
Le guide che ho scritto, “Acquista Casa Serenamente” e “Vendi Casa Serenamente“, sono frutto di anni di esperienza e dedizione nel comprendere le esigenze degli acquirenti e dei venditori.
Sono state studiate per essere il tuo compagno fidato in ogni fase del processo di vendita o di acquisto.
Forniscono consigli pratici, strategie efficaci e informazioni chiare per prendere decisioni informate.
La vendita di una casa può essere un momento di grande incertezza, ma con il mio approccio basato sulla consapevolezza, la trasparenza e l’attenzione ai dettagli, garantisco che ogni passo del processo sia gestito con la massima cura.
Il mio impegno è fornire soluzioni personalizzate per le tue esigenze specifiche e trattare ogni transazione come se fosse la mia stessa casa in gioco.
Se stai cercando un partner affidabile per vendere la tua casa senza problemi, sei nel posto giusto.
Dai Valore alla Tua Casa, Vendi con Consapevolezza, scegli la Serenità!
Ho iniziato la mia carriera di Agente Immobiliare nel 1998 quando mi arruolai nell’esercito in forte espansione della Toscano spa.
Fino a quel momento, dopo essermi diplomato Geometra con il massimo dei voti, avevo diviso le mie forze tra lo studio nella facoltà di Ingegneria di Tor Vergata e l’azienda paterna di installazioni termo-idrauliche.
Studiando, ho 16 esami di ingegneria superati con la media di 27/30, sono arrivato a fare tardi il servizio militare e al congedo mi trovai ad affrontare una situazione più grande di me.
Con il mio papà colpito da un male incurabile dovetti decidere se continuare gli studi o dedicarmi anima e corpo al lavoro.
Non ritenni opportuno continuare l’attività paterna perché non ne ero all’altezza e, soprattutto, non era la mia strada.
La fine degli studi era ancora a portata di mano, ma non riuscivo ad ottenere tutti i giorni la giusta concentrazione ed i risultati cominciarono a risentirne.
Un giorno Francesca, che sarebbe diventata mia moglie e la mamma delle mie bambine, mi mostrò la pubblicità della Toscano che cercava agenti immobiliari.
Pochi giorni prima, con mia madre e mie sorelle, avevo preso la sofferta decisione di mettere in vendita il nostro appartamento a Roma.
Noi, qualche anno prima, c’eravamo trasferiti fuori Roma e alcune brutte esperienze con gli affitti ci fecero optare per questa soluzione.
Una delle agenzie che ci contattò fu proprio la Toscano.
Una strana convergenza che ci spinse ad affidare l’incarico all’agenzia dove, qualche settimana dopo, cominciai la mia carriera di agente immobiliare.
Quella mattina eravamo fuori del Policlinico Umberto I ad aspettare uno dei tanti esami di papà.
Nell’attesa, all’edicola su Viale Regina Elena, comprammo “la Repubblica” ed il modellino dell’Aprilia RSV 250 con la quale Valentino Rossi aveva dato filo da torcere a Loris Capirossi nel mondiale 250cc.
Nelle pagine centrali di La Repubblica, svettava l’annuncio della Toscano spa che faceva recruiting.
Qualche giorno prima avevamo ricevuto la visita di un agente immobiliare proprio della Toscano che mi aveva fatto una splendida impressione, era Gianfranco Proietti, tuttora operativo, grande professionista e persona squisita.
Mi piaceva come si era approcciato, mi piacevano i suoi modi e decisi che sarebbe stato lui a curare la vendita della nostra casa.
Durante un appuntamento gli chiesi come dovevo fare per fissare un colloquio.
Prese il telefono e mi fissò l’appuntamento presso la loro sede centrale in Via Bissolati a Roma.
Fino a quel giorno avevo indossato giacca e cravatta solo al matrimonio di mia sorella; ma dopo 9 anni non sapevo neppure che fine avessero fatto.
Così indossai un bel paio di jeans, una stupenda camicia nera e sopra, a rompere la monotonia ma soprattutto per par condicio, una deliziosa giacca rossa.
Non ti parlo delle scarpe perché me ne vergogno.
Risparmiai un creativo cravattino di pelle nera che sfoggiai però più tardi quando mi dissero che in agenzia avrei dovuto indossare la cravatta.
In sala di attesa c’era un altro ragazzo che accennò un sorriso, lo conoscevo di vista perché viveva nel mio stesso quartiere, si chiama Patrizio Cozza e anche lui è tutt’oggi un valido collega e sincero amico.
Sono ancora in dubbio se collegare quel sorriso al mio aspetto da clown o al fatto che qualche volta ci eravamo incrociati nel quartiere.
Ero quasi determinato a girare i tacchi ed andarmene quando la segretaria mi invitò ad entrare perché il Sig. Marchetti mi attendeva per il colloquio.
A quel punto non avevo più vie d’uscita e cominciò la mia avventura di agente immobiliare perché, naturalmente il mio colloquio andò bene.
Gli esordi non furono dei più facili.
Ero abituato ad altri ritmi, lo studio, l’azienda di famiglia, l’università.
Mi ritrovai catapultato in mezzo alla strada in una realtà fatta di telefonate a freddo, citofoni a non finire e riunioni estenuanti.
Quella che temevo di più era la riunione del lunedì sera, quando veniva in agenzia il capoarea che, per quanto avessimo prodotto, ci trattava come dei veri incapaci.
Non vedevo l’ora di tornare a casa per abbracciare mio padre e farlo stare sereno nei sui ultimi giorni di vita.
Gli raccontavo che tutto filava liscio e che il lavoro mi piaceva, del resto ero stato incaricato di fare gli appuntamenti sulla nostra casa e gli promisi che l’avrei data solo a chi l’avrebbe veramente meritata.
Un giorno, mentre facevo le notizie (così è chiamata quell’attività durante la quale gli agenti immobiliari cercano gli affari smanettando citofoni), incrociai una persona che mi illuminò il cammino.
Quella mattina avevo accompagnato mia madre all’European Hospital di Via Longoni per assistere mio padre che avrebbe dovuto affrontare un intervento chirurgico nel tentativo di risolvere la situazione.
Mentre ero intento, con la mente a qualche chilometro di distanza, a smanettare i citofoni ricevetti la chiamata di mamma.
Erano passati appena 35 minuti da quando papà era stato portato in sala operatoria e già era tornato in reparto.
Le dissi che era meglio così, stava a significare che il problema era minore di quello che ci avevano prospettato.
La realtà era un’altra e lo sapevo, avevano aperto e richiuso subito perché non c’era proprio nulla da fare.
In quello stato d’animo scoppiai a piangere in mezzo alla strada.
Come una furia uscì dal portone un uomo, vestito in pigiama e con le ciabatte, che inveiva verso di me lanciando improperi.
Mi urlava in faccia che lui aveva fatto la notte ed io, con la mia citofonata, l’avevo svegliato.
Quando si accorse del mio stato d’animo cambiò volto ma continuò con toni sempre più pacati a perorare la sua causa.
Fino a quando, spaesato dalla mancanza di una mia reazione, si zitti continuando a fissarmi.
Sembrava un cartone animato.
Presi coraggio e raccolsi le ultime forze emotive rimaste e gli spiegai che a pochi km di distanza mio padre stava morendo ed io, invece di stare al suo fianco, ero costretto a fare quell’attività infausta e deprecabile.
Gli chiesi scusa ma gli spiegai anche che quello era l’unico modo che avevo per farmi conoscere e per cercare case in vendita.
Nel frattempo aveva quietato le sue ire capì la situazione e mi accompagnò al bar di fronte a prendere qualcosa da bere.
Si, venne in pigiama e con le ciabatte in compagnia di un fregnone in giacca e cravatta.
Non oso immaginare cosa pensarono gli avventori di quel bar in quel frangente.
Questa storia mi fece capire due cose:
Su queste basi ho impostato il prosieguo della mia attività di Agente Immobiliare, cercando sempre di capire a fondo le necessità delle persone e le motivazioni dietro le loro azioni.
Solo così è possibile costruire un rapporto sano garantendo allo stesso tempo un servizio mirato al soddisfacimento delle necessità dei clienti.
E da queste considerazioni è nata “Garanzia Valore Casa” ed in generale la mia fissazione per la diffusione della cultura e la consapevolezza immobiliare.
La permanenza in Toscano è durata sette anni; due nella spa e cinque come franchisor.
Era circa il mese di giugno del 2000 quando decisi con un mio collega, più giovane ma esuberante e determinato al punto giusto, di avviare la mia prima, vera, avventura da imprenditore.
Aprimmo la Punto Immobiliare Colli Aniene sas, piva 06199371003, tuttora la mia compagna di una vita.
La Toscano ci assegnò, dietro al pagamento di non ricordo quanti milioni di lire, la zona di Colli Aniene in esclusiva.
Già dalla firma del contratto sentii un forte richiamo emotivo nell’affermare che Colli Aniene era la mia zona.
In quel momento sentivo che stava nascendo un legame che sarebbe durato nel tempo.
Le sensazioni emotive non compaiono mai a caso ed il fatto che oggi, nel 2024, la mia agenzia ha ancora sede a Colli Aniene in Viale Sacco e Vanzetti 161/c con la medesima partita iva ne è la riprova.
Chi mi conosce ed ha letto qua e la il mio blog, sa che frequento Colli Aniene da quando avevo più o meno 6 anni ovvero da quasi mezzo secolo per via del fatto che mio Zio Paolo vi si trasferì già nel 1976.
Nei cinque anni successivi aprimmo altri tre uffici in franchising, uno a Viale Kant e uno a La Rustica, ma io sono restato sempre incollato al timone della mia nave a Colli Aniene.
E’ stata un’esperienza importante e formativa da cui ho sicuramente preso le basi per una ottima impostazione sia come professionista che come piccolo imprenditore.
Nel 2001 ho affrontato e superato alla prima prova l’esame per l’iscrizione al “ruolo degli agenti in affari di mediazone“.
I contratti di franchising durano 5 anni e quello della Punto Immobiliare Colli Aniene, nei primi mesi del 2006 sarebbe scaduto.
Ero combattuto sul da farsi, non riuscivo a capire quale potesse essere la strada migliore da percorrere.
Non ero molto propenso per il rinnovo perché, oltre al costo esorbitante (avrei dovuto ripagare di nuovo l’importo sborsato 5 anni prima anche se stavolta, in euro sembravano di meno) ero profondamente contrario alle metodologie usate dalla maggioranza che, giocoforza, coinvolgevano anche il sottoscritto soprattutto nel pensiero comune.
Gli agenti della Toscano, diciamocelo non erano e non sono ben visti dalla comunità.
A sbrogliare la matassa intervenne un architetto sulla via del tramonto che mi propose di condividere con lui uno studio in zona Colle Oppio, esattamente in Via Ruggero Bonghi.
Un piano rialzato di 130 mq con diverse stanze già cablate e una grossa reception.
Ci rimuginai qualche giorno e poi chiamai un dei ragazzi che era cresciuto con me nello studio di Colli Aniene.
Era la fine del 2004 e gli proposi di fondare una nostra agenzia immobiliare con sede in Via Ruggero Bonghi a Colle Oppio.
L’avremmo avviata insieme per tutto il 2005 e poi, alla scadenza del contratto con la Toscano, avrei mollato il franchising per portare il nuovo marchio anche a Colli Aniene.
Vincenzo accettò e nel mese di giugno del 2005 nacque la PROGETiM Gruppo Immobiliare.
Il nome è una costruzione ambiziosa intorno alle parole Progetto e Immobiliare.
Mio cugino Alessandro, nato e cresciuto a Colli Aniene (figlio dell’ormai famoso zio Paolo), allora grafico in provetta (oggi Creator in una delle più grandi agenzie di comunicazione a Milano) mi aiutò a studiare il marchio e tutta l’immagine della nascitura Agenzia Immobiliare PROGETiM.
Andò tutto come previsto, il giorno dell’addio alla Toscano, che aveva nel frattempo spostato la sua sede a Villa Nomentana ex sede dell’Agenzia Giornalistica Italiana, fu un connubio di soddisfazioni, in breve tempo mi sbarazzai anche delle quote degli altri due uffici.
La mia nuova attività era avviata a Colle Oppio e a Colli Aniene dovevo solo buttare via tutto quello che rappresentava il passato ed issare le nuove vele con gli stemmi della PROGETiM.
Oscurai le vetrine per una giornata intera, con una scritta emorme “Prossima Apertura PROGETiM Gruppo Immobiliare”, e in 24 ore l’immagine rosso e oro della Toscano aveva lasciato il posto ai colori Bianco e Azzurro della PROGETiM Gruppo Immobiliare.
Era il 2006 ed il mercato immobiliare viaggiava a gonfie vele, la bolla che sarebbe scoppiata due anni dopo neanche la intravedevamo, i prezzi crescevano e le case si vendevano senza sforzi.
Nel 2008, prima dell’esplosione della Leman Brother negli USA, con altri due soci, ampliammo il raggio d’azione della PROGETiM Gruppo Immobiliare con ulteriori due uffici, uno in zona Nomentana ed uno in zona Casilina.
Quattro anni più tardi, nel 2012, il mondo immobiliare era rivoltato.
L’onda d’urto della crisi americana del 2008 aveva raggiunto l’Italia facendo precipitare i prezzi e di fatto bloccando il mercato in una recessione senza precedenti.
In questo clima molte agenzie immobiliari hanno subito ridimensionamenti ed alcuni fenomeni che negli anni prima avevano vantato risultati strabilianti sono tornati a fare i parrucchieri e gli autisti NCC.
Grazie alla forte impostazione professionale ricevuta dalla Toscano e soprattutto grazie alla caparbietà e all’incrollabile ottimismo del mio carattere ho condotto la mia RSV 250 fuori da quella bagarre.
I miei progetti per la PROGETiM erano ambiziosi, tuttavia, mi accorsi col tempo che non erano condivisi con le persone con cui avevo deciso di sognare.
Vincenzo è stato uno delle vittime del 2008 e non appena il gioco è diventato duro ha perso aderenza finendo fuori pista.
Le altre due agenzie, quella di Casilina e Nomentana hanno continuato a viaggiare fino ad arrivare a ridosso della pandemia Covid 19.
Il 2019 ma maggiormente il 2020 è stato un altro anno spartiacque nella mia vita di Agente Immobiliare.
Negli anni i rapporti con i soci si logorarono per una serie di differenze di vedute.
Io volevo una struttura dinamica che coinvolgesse anche altri agenti immobiliari con la visione di un progetto di condivisione e collaborazione; gli altri due pensavano al loro all’orticello , al fatturatino mensile e non aspiravano a nulla di più.
Mio padre mi diceva sempre: “Le società devono avere un numero dispari di soci, ma già tre sono troppi”.
Di fatto la scelta dei Soci non è mai stata la mia migliore competenza.
I continui attriti, protratti nel tempo, si sono tradotti in uno scioglimento della società.
In quel frangente decidemmo di non utilizzare più i marchi e l’immagine della PROGETiM per evitare di dover comunque restare legati.
Uno dei soci ha cambiato strada completamente, non fa più l’agente immobiliare.
L’altro ex socio invece ha continuato la sua attività utilizzando imperterrito i marchi PROGETiM in maniera del tutto abusiva e contro la decisione comune.
Io ho deciso di metterci la faccia e, forte della fiducia dei miei clienti e del buon nome fattomi nel quartiere, ho creato Immobiliare Colarossi.
Un nuovo nome si, ma l’esperienza di 20 anni di onorata carriera.
Forse si è capito un po, ma considero la PROGETiM una mia creatura, nata con mio cugino nelle notti insonni a studiare il nome ed il marchio.
Un progetto ambizioso che gli eventi mi hanno portato via.
Ebbene, ad oggi posso dire di essere tornato in possesso del mio sogno.
Ho ripreso i diritti sia sul marchio che sui domini e sto cominciando a ricostruire un progetto ambizioso che ruota intorno alle parole Progetto e Immobiliare.
Questa volta starò molto attento nella scelta dei soci perché il tempo degli errori è finito ed il fallimento non è un’opzione.
La verità è che, da un po’ di tempo, definirmi un Agente Immobiliare suona alle mie orecchie come una musica stonata.
Non so il motivo, forse l’immagine che diamo di noi stessi, forse la consapevolezza di essere “diverso” dalla massa, mi portano spesso a prendere le distanze..
Girando sul web ho potuto avere conferma di questi miei malumori.
Ad esempio, sul sito della Toscano spa, attuali amministratori delegati, nel parlare della loro storia, affermano con orgoglio di essere stati dei “Real Estate Agent”.
Anche loro, che sono stati i pionieri di questa professione, stentano a confessare di essere stati degli “agenti immobiliari”.
E per esorcizzare, coniano una traduzione in americano, nella speranza che l’immaginario collettivo li rivesta di una immagine lavata dall’onta.
Io non mi vergogno di essere un agente immobiliare e mai mi definirò un Real Estate Agent.
Tuttavia, sono pienamente consapevole che il mio lavoro, da quando ho cominciato, è profondamente cambiato.
Soprattutto è cambiata la mia consapevolezza della funzione sociale che la nostra professione dovrebbe avere.
Dico dovrebbe perché molti “agenti immobiliari” spesso dimenticano la loro funzione sociale, e finalizzano le proprie operazioni solo ed esclusivamente all’incasso delle provvigioni.
Mentre un professionista dovrebbe mettere al centro dell’attenzione solo ed esclusivamente gli interessi dei clienti.
Spesso, nel relazionarmi con Notai ed Avvocati, noto che la categoria degli agenti immobiliari continua ad essere trattata da “alzatapparelle”.
Questo mi disturba TANTISSIMO perché io, come molti altri colleghi, spendo tantissimo tempo e denaro in FORMAZIONE.
Soprattutto spendo tantissimo tempo e denaro nel dare alla mia azienda i requisiti indispensabili per garantire un servizio serio e professionale.
Il mio scopo, nello scrivere gli articoli di questo Blog, sarà quello di dare il mio contributo alla diffusione della “Cultura Immobiliare e della Consapevolezza.
C’è molta ignoranza intorno a questo mondo, anche oggi che, con il web ed i social network, le informazioni viaggiano alla velocità della luce.
Sempre più spesso mi capita di dover affrontare e spiegare argomenti che nella mia testa dovrebbero essere scontati e conosciuti.
In questa ignoranza ci sguazzano e proliferano i batteri ed i virus immobiliari che si insinuano nel tessuto sociale e provocano contagi.
Se anche una sola persona dovesse evitare un problema grazie alla lettura di questo Blog, sarebbe già un enorme motivo di soddisfazione e mi ripagherebbe degli sforzi e dei sacrifici fatti.
Confronta Strutture
ConfrontaInserisci l’indirizzo email con cui ti sei registrato e riceverai un link per reimpostare la password.
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
cookielawinfo-checkbox-analytics | 11 months | Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Analisi". |
cookielawinfo-checkbox-functional | 11 months | Il cookie è impostato dal GDPR cookie consenso per registrare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Funzionali". |
cookielawinfo-checkbox-necessary | 11 months | Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. I cookie vengono utilizzati per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Necessari" |
cookielawinfo-checkbox-others | 11 months | Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Altro". |
cookielawinfo-checkbox-performance | 11 months | Questo cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent. Il cookie viene utilizzato per memorizzare il consenso dell'utente per i cookie nella categoria "Prestazioni". |
viewed_cookie_policy | 11 months | Il cookie è impostato dal plugin GDPR Cookie Consent e viene utilizzato per memorizzare se l'utente ha acconsentito o meno all'uso dei cookie. Non memorizza alcun dato personale. |