Condivido un articolo apparso ieri su RomaToday e gentilmente messo alla mia attenzione da un mio cliente/amico.
Se vuoi leggi l’articolo a questo link Sentenza Prezzi Massimi
Parla della storia del Sig. Paolo che sarà costretto a retrocedere all’acquirente del suo appartamento una cifra di circa 300.000 Euro.
Oggi mi voglio schierare apertamente a favore del Sig. Paolo, perchè se è vero che chi comprò all’epoca quella tipologia di appartamenti doveva sapere che stava comprando a prezzi calmierati e che la rivendita a prezzi di mercato avrebbe configurato una ingiusta speculazione, è altrettanto vero che notai, dirigenza del Comune di Roma, avvocatura e tutti ripeto tutti gli organi coinvolti avallavano la libera vendita ritenendo i vincoli attivi solo ed esclusivamente per i primi atti di trasferimento.
Ve lo immaginate l’avv. Furio Zòccano (Magda tu mi ami?) con l’acquirente del suo appartamento?
“Carissimo stammi bene a sentire, ho intrpellato il comune, il notaio, ho sentito zio, nonna, l’amministratore di condominio, la portiera e pure l’agente immobiliare, tutti mi hanno detto che posso venderti la casa al prezzo di mercato, però, siccome qui c’è scritto così …, poi la 167, seguita dalla 865, la Ferrarini Botta, … insomma invece di 350.000 dammi 150.000 così stiamo tutti più sereni e non se ne parla più”.
Fantascienza!!!
Poi sicuramente esiste l’altra parte della medaglia, ovvero di quei cittadini che hanno necessità di vendere con una certa urgenza e si ritrovano a dover vendere a “prezzi calmierati”.
Che poi almeno li sapesse il comune ‘sti prezzi massimi, in alcuni piani di zona non esistono tabelle ne regole di calcolo.
Ti vuoi affrancare da questo vincolo?
Puoi farlo! Mettiti in fila e aspetta …… solo un veggente potrebbe dire fra quanto tempo potrai vendere casa tua, ma dovrebbe essere proprio molto bravo.
Sinceramente, salvo casi conclamati (che non nego possano entrare nella fattispecie ma di cui non ho mai avuto evidenza finora), non riesco a vedere dolo da parte di venditori o acquirenti di questi benedetti piani di zona, e allora se è vero che chi sbaglia deve pagare dei suoi errori, se è vero che tanto i venditori che gli acquirenti non hanno sbagliato, chi è stato a sbagliare?
E quindi chi sarebbe giusto che pagasse per i propri errori?
Aiutami a capire, dimmi cosa ne pensi Vai al Questionario
Grazie sempre per la tua presenza e Buona Giornata
f. c.