Dare moneta vedere cammello. Questo è il mantra del buon commerciante. In realtà, nella compravendita delle case spesso si ricorre al possesso differito rispetto al rogito notarile, per andare incontro alle necessità logistiche della parte venditrice. Ma è una pratica rischiosa e occorre prendere le opportune precauzioni per non rischiare troppo.
Il contratto preliminare di compravendita, detto in gergo anche compromesso, è un passaggio fondamentale nell'iter di acquisto e vendita di una casa. Attraverso la stesura del compromesso è possibile focalizzare la propria attenzione non solo sulle clausole essenziali, ma anche e soprattutto su quelle accessorie. Saranno, infatti, la clausole accessorie a rendere il preliminare ineccepibile e pronto per trasformarsi in atto definitivo. Per fare questo è necessaria la presenza di un professionista esperto che sappia indirizzare le parti nel modo corretto.
Il preliminare di compravendita, cosi come la proposta di acquisto accettata, vano registrate all'agenzia delle entrate entro il termine di 20 giorni dalla stipula. Gli agenti immobiliari sono obbligati in solido con le parti.
La verifica della conformità catastale di un immobile da vendere è un passaggio fondamentale per la buona riuscita di tutta l'operazione. La mancanza di questo requisito comporta la nullità dell'atto notarile con tutte le conseguenze civili e penali per le parti.
Vendere il diritto di Nuda Proprietà è sempre una scelta di natura economica. Generalmente sono persone anziane che preferiscono monetizzare immediatamente un valore scontato della propria casa avendo come contropartita, al cospicuo abbattimento del prezzo, la possibilità di disporre del bene fino alla scadenza.